In cerca di ...
L’ultimo treno partiva quel giorno. Lei lo sapeva. Non voleva perderlo. Troppi erano stati i ritardi, le incomprensioni che le avevano fatto abbandonare i suoi sogni per strada. Ora voleva raccoglierli uno a uno e provare a coltivarli come fossero fiori. L’età non è colpa e non lo è l’inesperienza. Si ripeteva queste parole quasi cercando di farne una cosa propria. Sua madre usava questa espressione ogni volta che lei si sentiva in colpa per qualcosa. Cercava di darle conforto e spesso ci riusciva, facendola sentire amata. Le dispiaceva doverla lasciare ma non poteva fare diversamente. Era la sua vita. Sapeva che avrebbe capito.
Andò sola alla stazione. Mezzogiorno, un afoso mezzogiorno d’estate. Nemmeno il vento a dare un po’ di sollievo. Solo caldo. Avvolgente, quasi urticante, costringeva a cercare un riparo. Un ombra dove abbandonare i propri pensieri. Gli abitanti del piccolo borgo erano rinchiusi nelle loro case. Le finestre spalancate, il vociare che si perdeva in strade ormai deserte, stavano per mettersi a tavola. Quanti odori si mescolavano nei minuti che precedevano il pranzo. La Signora Berti e quel suo ragù che sapeva di cipolla. Mario abituato a mangiar patate anche a colazione oggi aveva optato per una fumante minestra. L’odore intenso del caffè che la signora Rosa preparava sempre prima. Gli odori era sempre piaciuti a Bice.
La donna guardava per terra. Un passo dietro l’altro attraversava strade che conosceva come le sue tasche. Nel tempo che impiegò a salire sul treno, vide la sua vita scorrerle a fianco. Aveva deciso di non portare nulla con sè però i ricordi sono difficili da abbandonare. Scacciarli si era rivelata un’utopia mal riuscita. Così mentre prendeva posto, su un vecchio vagone ormai stanco, fu costretta a incontrarli.
Forse la distanza. Si, forse quel treno che iniziava a sferragliare, rumoroso, poteva essere il suo futuro. Con questo pensiero si abbandonò sullo scomodo schienale di legno e chiuse gli occhi. La campagna scorreva veloce fuori dal finestrino e lei non era più lì.
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