Se ci viene voglia di cantare canteremo
proviamo a crederci e poi vedremo
Se ci viene voglia di cantare canteremo
perchè Sanremo è Sanremo
Questo motivetto mi rimbalza in testa da
stamattina. Il festival debutta oggi. Dopo settimane nelle
quali ha
conquistato sempre più spazio in tv e sui giornali, il "grande
giorno" è arrivato. Siete pronti? Forse o forse no. In fondo non si è mai
pronti. "Ancora?" Anche se il festival è lì da 57 anni,
da quando c'è la televisione e anche da prima, riesce
lo stesso
a coglierci impreparati. Inizia così una settimana di zapping alla
ricerca di alternative che non si trovano per poi tornare là dove tutto era
iniziato: a Sanremo. "La nuova scenografia, i fiori ci sono? Michelle
che abiti indosserà? E Baudo, sarà il solito Pippo nazionale? Cerimoniere
di un rito collettivo che sembra irrinunciabile?" Chissà. La prima sera
le canzoni suonano ancora estranee, quasi stonate. Bisogna farci
l'orecchio: alle scelte della commissione e a stili diversi, senza un
filo che li leghi.
La
seconda serata ti scopri a cantare qualche strofa, calato nel clima
festivaliero e nella serata eterna. La terza giunge il momento della crisi. "Finirà?" La domanda inizia ad
assillarti
mentre
per l'ennesima volta ascolti la sigla e vedi un Baudo
festante che ti accoglie come se non avesse mai
fatto altro nella vita. Michelle e
Pippo. Pippo e Michelle. Gli abiti, le canzoni, gli applausi. Gli applausi, le
canzoni e gli abiti. "C'è stato un
tempo in cui non c'era Sanremo? No, impossibile". Prima che tu
ti renda conto arriva il sabato. Hai già le tue canzoni del cuore, il tuo
vincitore e ti sei scelto pure la riserva. Vivi la serata finale in attesa, tra
un esibizione e l'altra, del risultato.
Quando stai per mollare, causa sfinimento, giunge all'una o giù di lì, la
proclamazione del vincitore. Il leone e la palma, l'assessore e il consigliere,
facce stanche ma felici. Il tutto condito con qualche polemica. Si spengono le
luci, le ultime note si disperdono nell'aria e a te sembra già che ti manchi.
Un anno di attesa è troppo.
Non ti preoccupare, tempo una nottata e la
nostalgia sarà dimenticata. E' solo indigestione.
Perchè Sanremo è Sanremo ...ed io
non ci rinuncio.
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