Un celebre settimanale italiano
ha pubblicato un servizio nel quale propone le risposte dei sacerdoti, nel
confessionale, di fronte a temi quali eutanasia, condom, staminali,
omosessualità.
Non servono particolari abilità giornalistiche per realizzare questo tipo di
"reportage". Basta lasciare a casa il rispetto per gli altri,
l'etica, la serietà professionale e si può iniziare.
La persona entra nel confessionale, sciorina tutta una serie di peccati
immaginari. Così in un colpo solo si prende gioco della religione cristiana,
del sacerdote che ha davanti e di tutte le persone che credono nel Sacramento
della Riconciliazione. L'importante è carpire parole. Pesarle, giudicarle e
infine pubblicarle. Lo scopo come sempre è vendere.
Mi sembra una grave mancanza di rispetto, un abuso che diventa una perdita per tutti.
Sono anch'io preoccupata su come sta diventando oggi il giornalismo. Non ci aiuta più a capire (anche se è sempre sbagliato generalizzare), ma cercare lo scoop. Nuovi e molto vecchi credenti nel Dio-denaro
Scritto da: Giulia | 29/01/2007 a 13:54
Ciao Giulia, sono d'accordo con te.
Pinky
Scritto da: pinky06 | 29/01/2007 a 21:26
Ma davvero non c'è mai limite al peggio eh ?!
Scritto da: irenespagnuolo | 29/01/2007 a 21:29
Ciao Irene,
sembra che non ci sia più limite al peggio purtroppo.
Pinky
Scritto da: pinky06 | 29/01/2007 a 23:22