Il discorso pronunciato da Papa Benedetto XVI nell'università tedesca di Ratisbona non è stato apprezzato da parte del mondo islamico. Questa diversità di vedute poteva essere un'occasione di dialogo, di discussione, un momento per approfondire la conoscenza reciproca tra cristiani e musulmani. Così purtroppo non è stato. Il Papa è stato accusato da più parti. Un gruppo armato iracheno ha comunicato l'intenzione di colpire Roma e il Vaticano. Si è palesata la possibilità di ritorsioni contro le minoranze cristiane in medio oriente se il Papa non si scuserà nei modi previsti da chi lo contesta. La violenza sembra essere l'unico modo nel quale gli integralisti riescono a esprimersi, un vocabolario fatto di minacce, vendette, ritorsioni usato da chi non riesce a rispondere con le parole. Il rispetto reciproco, la comprensione possono giungere solo da un confronto pacifico. La paura non deve avere parte nel dialogo, nè tanto meno può essere protagonista. Viene messa in discussione la libertà di espressione. Non si può piegare la testa davanti alla violenza.
Concordo. Bisogna reagire a parole non con le armi!
Scritto da: Genny.c | 17/09/2006 a 19:47
Ciao Genny
si, sono le parole la risposta migliore.
un caro saluto
Pinky
Scritto da: pinky06 | 18/09/2006 a 01:20