La solita formula.
Sapere da 100 e prendere 100 non sono sinonimi
II ministro Fiorani sta elaborando una riforma per l'esame di maturità. Vi sono cambiamenti che appaiono utili come la commissione mista di esaminatori esterni e interni. Toglie ai professori interni il compito, esaminando gli studenti, di dare implicitamente anche un giudizio sul proprio lavoro, svolto durante l'anno, cosa che rende difficile il mantenere una giusta dose di obiettività.
Un cambiamento che non comprendo è l'dea di distribuire, denaro pubblico, 5.000.000 di euro agli studenti che otterrano la votazione 100 agli esami di maturità. A che scopo? Si parla nel Ddl di «valorizzare le eccellenze». Eccellenze che sembrano in aumento stando ai dati del ministero, in base ai quali si stima in oltre il 10% gli studenti che hanno conquistato il voto massimo alla maturità. Più realisticamente è lecito pensare che se i 100 sono in aumento, gli studenti che sanno da 100 sono stabili se non in diminuzione. Sembra esserci un progressivo svuotamento del valore del diploma e delle conoscenze che questo pressuppone. L'idea di distribuire così i soldi non sembra vincente anche perchè in base a questi numeri ogni studente riceverebbe pochi euro. Ma si pongono anche altre questioni. Si è parlato di usarli come borse di studio. Ma venendo dati in maniera indistinta alle persone più e meno agiate rischiano di non essere utili a nessuno. Se questo è lo scopo converrebbe potenziare le borse di studio, che già esistono, per gli studenti meritevoli . Un'altra opzione è l'idea di attribuire crediti per l'università. Non mi convince, un buon voto alla maturità è un buon biglietto da visita ma non può essere contabilizzato in termini di crediti. Un 100 vale un esame all'università? Non credo, non serve a sveltire i tempi ne ad aumentare le conoscenze.
Quindi in definitiva, pochi euro non cambiano la vita facendo studiare chi non ne ha voglia. Non aiutano a mantenersi agli studi, sono un premio eticamente sbagliato. A 19 anni si è in grado di capire che se si studia lo si fà per il proprio bene. Pur se si fatica a trovar lavoro, lo studio aiuta a ampliare gli orizzonti e crescere, questo nessuno può portarlo via a chi studia.
Mi sembra più opportuno dare la possibilità agli studenti volenterosi di sapere da 100, Investire in formazione, strutture, tecnologia informatica. Una scelta che richiede, tempo, organizzazione, studio dei problemi. Appare, secondo me, un idea meno campata in aria rispetto a quella inserita nella riforma: pochi soldi a molti senza che siano utili a nessuno. Non basta distribuire i soldi, bisogna essere in grado di usarli in maniera efficace.
Gran bel post Pinky! hai pienamente ragione!!
ciao ciao
spank ;)
Scritto da: spank | 03/08/2006 a 23:40
ciao Spank, grazie!!
:-) Pinky
Scritto da: pinky06 | 04/08/2006 a 00:15
E' assurdo. MI sono diplomata nel '93 e all'epoca il massimo voto alla maturità "60" concedeva di non pagare le tasse universitarie, e molti studenti si impegnavano a studiare per quello, perchè era un bel premio.
Inoltre i genitori spesso fanno un grosso regalo per chi prende il diploma. Aggiungere un regalo satate mi sembra un superplus esagerato.
Non so se è cambiata la legge adesso che i voti sono "100", ma per uno studente ci vuole un premio "in natura" e non in soldi. Lo trovo diseducativo e oltretutto come hai scritto te, sarebbe più utile investirli in progetti scolastici o borse di studio.
Scritto da: Dolcyssyma | 04/08/2006 a 06:52
Veramente un bel post, non conoscevo questa notizia. Tutto ciò che dici è giustissimo. Inoltre: se ci son di mezzo dei soldi, è lecito prevedere imbrogli e accordi. Inoltre non tutti gli istituti sono uguali e un 100 in un liceo vale l'85 in un altro. Eticamente poi, come hai già detto, è veramente molto discutibile. Ma questo sarebbe un governo di sinistra?
Scritto da: Guizzo | 04/08/2006 a 12:19
Dai Schizzo, prendila così: iscriviti a una maturità da privatista, prendi il max dei voti e qualche euro; quindi sforna un bebé, altro bonus. E poi...
Beh, si continua..
Ciao!!!
Scritto da: Repell | 04/08/2006 a 13:48
Boh!
Si pagano gli studenti che ottengono i punteggi + alti, si fanno uscire i delinquenti dal carcere e, se non sbaglio, i giornalisti che pubblicano conversazioni 'intercettate' saranno penalizzati.
Ho capito bene?!
Scritto da: lara | 04/08/2006 a 21:11
Come scriveva qualcuno, forse la maturità andrebbe semplicemente cancellata. E invece no, rimarrà e con costi lievitati a causa anche di questo meccanismo demenziale.
Scritto da: irene | 04/08/2006 a 22:43
Ciao Dolcyssima, sono d'accordo con te, anche quando mi sono diplomata io un buon voto dava diritto solo a una soddisfazione personale. Mi sembrano soldi sprecati
Guizzo Grazie!! Ho letto la notizia su La Stampa ieri. Si il valore di un voto non è uguale in tutte le scuole. Conta il grado di conoscenze che sta dietro al voto, molte università organizzano test per verificare queste conoscenze. Non si fidano del voto di maturità. La tua è una bella domanda
:-)
Repell, sai non ci avevo pensato, potrebbe essere la soluzione, un nuovo mestiere: l'intascatore di bonus :-)
Ciao Lara, riguardo le intercettazioni non lo so. Per il resto si hai capito bene.
Ciao Irene secondo me non andrebbe eliminato l'esame di maturità, piuttosto riformato in modo da renderlo più serio e utile a appurare le capacità degli studenti.
Grazie per aver visitato il mio blog!
Un caro saluto a tutti,
Pinky
Scritto da: pinky06 | 05/08/2006 a 00:04
Egr. Schizzo,
quando ero giovane i premi per i migliori studenti erano stanziati da banche, agenzie, enti vari (mia sorella ne vinceva in continuazione, soffro ancora di invidia nei suoi confronti). Il fatto che oggi sia lo stato a offrirne, è legale? Non farebbe meglio a stanziare gli euro in altro modo (ad es. la formazione, lo sviluppo, le attrezzature, la lista potrebbe essere interminabile..).
La saluto
Scritto da: Rose | 05/08/2006 a 10:53
Gentile signora Rose
non so se sia legale. Penso che non sia giusto.
Ha ragione sarebbe meglio usare i soldi in altro modo.
La saluto
Pinky
Scritto da: pinky06 | 05/08/2006 a 13:32
Signor Schizzo,
in agosto parlar di scuola è un po' strano, forse è per questo che le riforme .. di un certo tipo le fanno in qs periodo. Mi chiedevo: ma un genitore che si sforza di far capire a un figlio che deve studiare x il suo bene (per la sua crescita, ecc..) e poi si ritrova con uno stato che PAGA i bravi, cosa può aggiungere?!
Scritto da: fiammetta | 05/08/2006 a 16:45
Bellissima domanda...
Scritto da: Dolcyssyma | 05/08/2006 a 19:54
Fiammetta forse è la stagione. Riguardo la sua domanda stavo per dirle nulla. In realtà non è così. Direi frustrazione per i genitori che cercano di insegnare ai figli che se studiano lo fanno per il loro bene. Confusione nei figli che ricevono segnali diversi.
La saluto
Pinky
Scritto da: pinky06 | 05/08/2006 a 23:02
Io non vedo nulla di vergognoso nel fatto che lo stavo dia degli incentivi, anche in denaro a studiare. Piuttosto concordo con molti commenti che forse ci sono altri usi piu' efficienti per raggiungere scopi simili e che la maturita` oggi non e` un metro oggettivo.
Ad esempio sappiamo che troppo pochi studenti studiano chimica, fisica e matematica all'universita` e questo indebolisce il nostro paese e la sua capacita` innovativa. Concentriamo i soldi agevolando la vita degli studenti delle facolta` scientifiche (no tasse universitarie e premi in denaro per ogni esame fondamentale passato).
La disponibilita` di scienziati e` solo un tassello del nostro ritardo tecnologico, ma e` un tassello importante.
Gli altri tasselli sono:
scuola migliore che insegna meglio le scienze e la matematica in particolare;
Considerevoli premi per quei dipartimenti che publicano le loro ricerche nelle migliori riviste scientifiche del mondo.
Questo e` l'unico metro oggettivo che abbiamo per vedere che stanno davvero facendo ricerca seria.
Considerevoli premi per i dipartimenti che assumono gente che negli ultimi 5 anni ha pubblicato nelle migliori riviste scientifiche del mondo.
Se assumono asini raccomandati peggio per loro, non riceveranno un quattrino di finanziamento e giustamente moriranno di fame.
Detassazione e cofinanziamento da parte dello stato delle spese di ricerca delle imprese e dei consorzi di imprese.
Questo e` molto meglio che semplicemente ridurre di 5 punti il cuneo fiscale.
Incentivi alla crescita dimensionale e alla quotazione in borsa delle aziende al fine di renderle capaci di fare ricerca.
Imprese troppo piccole non possono avere un laboratorio di ricerca.
Vigilanza sul mercato borsistico per garantire ai risparmiatori che finanziano la crescita delle imprese di non venire truffati da esse, come regolarmente succede.
Controlli sui contabili e sui revisori dei conti, perche` senza conti certi, il mercato borsistico e` una farsa.
Saluti,
Gustavo
Scritto da: Gustavo Rinaldi | 07/08/2006 a 12:13
Sono una contabile finanziaria, ed approvo decisamente l'ultimo punto: gli ispettori contabili che ho conosciuto io hanno sempre fatto gli interessi dell'azienda. Vedi Parmalat, non a caso...
Scritto da: Dolcyssyma | 07/08/2006 a 16:13