Ritiro brasiliano Un bambino riesce a superare gli uomini della sicurezza. Si avvicina al suo mito calcistico: Ronaldinho. Lo abbraccia. Vorrebbe sfilargli la maglia. Viene raggiunto dagli addetti che si muovono per condurlo all'uscita. Il bambino oppone resistenza. Tira fuori un pennarello. Ronaldinho fa segno di lasciarlo andare. Prende il pennarello e firma la maglia verde-oro che il bambino indossa. Il piccolo tifoso si avvia felice all'uscita, ripetendo i gesti che tante volte ha visto fare al suo idolo, quando segna un goal.
Vittorio Pozzo: poliglotta, allenatore, giornalista colpito dal virus del calcio.
La storia siamo noi ha proposto questa mattina un documentario dedicato a Vittorio Pozzo. E' il mister dell'Italia vittoriosa ai mondiali del 1934 e 1938. Alle olimpiadi 1936 conquistò l'oro con una rappresentativa di studenti non professionisti. Il "virus" del calcio gli fu trasmesso al Liceo Cavour di Torino. Nel 1898 vendette i libri di scuola per andare a Genova a vedere una partita tra il Genoa e una rappresentativa torinese. Partita entrata nella storia, si conosce il numero di presenti 212, l'incasso. E' pervenuta fino a noi la cronaca del match.
E' stato tra i fondatori del Torino nel 1906, il suo primo allenatore nel 1911. Allenatore della nazionale prima e dopo la 1° guerra mondiale quando combattè da alpino, poi ininterrottamente dal 1929 al 1948.
Fu un caso se non salì sull'areo che si schiantò a Superga, il 4 maggio 1949. La squadra del GrandeTorino chiese che a rappresentare La Stampa andasse il giornalista Cavallari e non lui. A Pozzo, tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia, venne chiesto di riconoscere i corpi. Lui che per tanti anni aveva allenato quegli uomini.
Mantenne sempre il suo lavoro di giornalista che aveva svolto anche quando era allenatore della nazionale. Seguì i suoi "ragazzi" fino a quando morì nel 1968, rifiutando incarichi in federazione. Godeva di credibilità e ammirazione tra i lettori, tifosi.
Il calcio è anche questo, al di là di tutto quanto si è scritto e letto in questo ultimo periodo
Il mondiale è iniziato. La prima partita Germania- Costa Rica è scoppiettante per ora il risultato è 2-1
Hai ragione. Al di là degli scandali, rimane un gioco divertente e appassionante. Prova a dare un pallone a due bambini, anche piccoli, e subito cominceranno a prenderlo a calci. Rappresenta lo specchio della società nella quale viviamo, ne incarna tutte le contraddizioni. Ma finisce per contagiare l'esistenza e i ricordi collettivi: nessuno ne è immune.
Scritto da: Pim | 10/06/2006 a 08:36
Ciao Pim,
Si, è vero è difficile rimanere indifferenti. Il calcio rimane un bel gioco a cui la gente è affezionata. Guardare i tifosi con le loro coreografie, il loro abbigliamento multicolore mi piace molto.
Scritto da: pinky06 | 10/06/2006 a 13:03
per fortuna Moggi non è il calcio...
Scritto da: Marco | 10/06/2006 a 19:52