In alcuni sport gli atleti sembra che abbiano perso il gusto per quello che fanno. Il loro diventa un lavoro come un altro che non dà gioie o soddisfazioni particolari. Almeno questa è la mia impressione. Il motociclismo sembra un mondo a parte, per la pazzia o forse la passione che spinge i piloti a correre anche in condizioni difficili, quando i rischi aumentano. Oggi si è corso ad Assen. Gli italiani in gara nella classeGP erano: Melandri, Capirossi e Rossi. Avrebbero potuto partecipare alla selezione per il pilota più ammaccato. I primi 2 hanno subito una paurosa caduta in Catalogna, Rossi è caduto nelle libere di Assen. Hanno voluto correre e ricevuto l'assenso dei medici sono rientrati in pista. Rossi ha il polso e una caviglia fratturati. E' il ferito più "fresco", partito dall'ultima posizione ha terminato finendo ottavo. Protagonista di una gara d'attacco ha effettuato sorpassi e patito negli ultimi giri la fine dell'effetto degli antidolorifici. La conquista di 8 punti in quelle condizioni sembrava impensabile. Coraggio, riflessi, lucidità sono doti necessarie per un buon pilota. Il corpo deve essere in grado di rispondere velocemente alle decisioni prese dal pilota. Tutto diventa più complicato quando si corre infortunati. Per questo in fondo il vincitore di oggi penso si possa considerare Valentino Rossi. Quando è stato intervistato, dopo aver analizzato la sua gara e le sensazioni provato, ha detto che si è anche divertito.
Le sconfitte, il fatto di non essere più il leader incontrastato in testa alla classifica gli hanno fatto ritrovare gli stimoli per continuare a correre in moto. Così non è stato abbagliato dalle sirene della formula 1. 46 punti lo separano dalla vetta, 46 è il suo numero. Chissa se gli porterà fortuna. In bocca al lupo Vale!!
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